Mon 31 Guida alla gestione integrata dei roditori sinantropici Mus domesticus, Rattus norvegicus, Rattus rattus

Autori

  • Filomena Iannino Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
  • Stefano Palminteri Regione Emilia-Romagna
  • Enzo Ruggieri Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
  • Stefania Salucci Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
  • Nicola D'Alessio Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
  • Guglielmo Pampiglione Libero professionista
  • Maria Luisa Danzetta Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale
  • Fabio Bellucci Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"
  • Dino Scaravelli Università di Bologna

Abstract

I roditori sono presenti in tutto il mondo, con la sola eccezione del continente Antartico, dove occupano una grande varietà di nicchie ecologiche. Esistono 2552 specie di roditori. Un numero ridotto di queste specie, dette sinantropiche, condivide gli spazi di vita dell’uomo, grazie alla disponibilità di cibo e di ricoveri.

Nella guida saranno presi in considerazione i roditori sinantropici considerati nocivi (conosciute quindi come pest species), presenti nelle aree urbane e periurbane italiane (Rattus rattus, Rattus norvegicus e Mus domesticus). Un breve cenno sarà fatto ad altri piccoli roditori diffusi in Italia appartenenti alla superfamiglia Muroidea, al fine di rendere possibile una veloce identificazione e differenziazione dai primi.

Tra le particolarità comuni a tutti i roditori la dentatura rappresenta uno degli aspetti peculiari. Tra le caratteristiche principali vi sono:

  • l’assenza dei canini e di alcuni denti iugali con diastema tra incisivi e molari che consente di serrare le labbra dietro gli incisivi durante il rosicchiamento di materiali non commestibili;
  • la presenza di due paia di incisivi, uno per arcata. Ciò li differenzia dai lagomorfi, che presentano due paia di incisivi nell’arcata superiore e un paio in quella inferiore;
  • la crescita continua degli incisivi che si protrae per tutta la vita e che determina la necessità di eroderne continuamente il profilo tramite il rosicchiamento in modo da conservarne la corretta funzionalità.

Altre caratteristiche distintive sono:

  • presenza di masseteri superficiali ed esterni particolarmente sviluppati;
  • odorato molto sensibile che consente loro di individuare le fonti di cibo a notevoli distanze, di individuare la presenza di urina dei predatori e di captare i feromoni che regolano le relazioni intraspecifiche;
  • udito che permette di cogliere ultrasuoni (vedi capitolo Mezzi fisici);
  • presenza di vibrisse e peli tattili molto sensibili che favoriscono il comportamento tigmotattico (la tendenza a muoversi sempre a diretto contatto con gli oggetti);
  • senso del gusto molto sviluppato.

I roditori sinantropici hanno il più alto tasso di mutazioni tra i mammiferi e ciò, associato ad una attitudine riproduttiva molto alta, caratterizzata da un elevato numero di nati per anno, può portare ad un veloce adattamento a nuove condizioni.

Tali caratteristiche anatomiche associate alle capacità adattative permettono ai roditori sinantropici una diffusione molto estesa negli ambienti utilizzati dall’uomo. La loro presenza può essere causa di gravi problemi tra i quali danni a edifici e strutture, imbrattamenti fecali, contaminazione di alimenti, riduzione di riserve di cibo, ecc. Frequenti sono i danni dovuti al rosicchiamento della guaina isolante esterna dei fili elettrici che possono causare cortocircuiti e incendi. A ciò si aggiungano i rischi sanitari, rappresentati dalla possibilità di trasmissione di malattie infettive, e le enormi spese sostenute dalle amministrazioni e dai privati per il controllo di queste popolazioni.

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Pubblicato

2023-02-13

Fascicolo

Sezione

Monografie