Contenuti monografici di Veterinaria Italiana https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie <p>Monograph section collets a highly detailed and thoroughly documented studies or paper written about a particular area of a subject or field of inquir, ordered and published with a non-ordinary numbers.</p> Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise G. Caporale it-IT Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 1828-1427 Mon 32 Manuale per la gestione delle popolazioni di colombi in ambito urbano https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/3052 <p>I colombi sono stati presenti nei villaggi prima e nelle città poi, per migliaia di anni (Levi 2013) e ancora oggi continuano a essere una specie di uccelli presente in molte aree urbane. Oggi la città può essere considerata un ecosistema artificiale innestato su uno naturale (Obara 1988), caratterizzato da ambienti frammentati ad alta densità di strutture fabbricate e da superfici con forte capacità di conservazione del calore e livelli elevati di alcune risorse (Rebele 1994), estremamente favorevoli allo sviluppo dei colombi.</p> <p>Le Amministrazioni Pubbliche sono sempre più spesso sollecitate a porre rimedio alla proliferazione dei colombi in ambito urbano,<br />trattandosi di uno dei problemi più diffusi e di più difficile soluzione (Treves e Karanth 2003, Dickman 2010, Redpath et al. 2013), in quanto<br />sono animali estremamente confidenti e capaci di suscitare nell’essere umano tutta una serie di comportamenti epimeletici da non sottovalutare nel momento in cui si redige un protocollo di contenimento della popolazione.<br />Tuttavia, nel momento in cui la densità supera la capacità di carico biologico, si creano dei conflitti reali e non solo percepiti (Mantovani<br />1993, Messmer 2009, Dickman 2010).</p> <p>Non a caso, negli ultimi tempi, i Comuni Italiani maggiormente urbanizzati hanno creato gli Uffici che si occupano di Benessere Animale,<br />affiancandoli alle Aziende Sanitarie Locali. Pur con funzioni diverse, operando sinergicamente, facilitano il compito istituzionale del medico veterinario pubblico, garantendo un buon livello di benessere agli animali urbanizzati. Questa collaborazione consente inoltre l’attuazione di protocolli finalizzati a migliorare la relazione uomo‑animale.</p> <p>Il presente Manuale ha lo scopo di esaminare i diversi impatti che il colombo esercita in città sulle attività umane, di introdurre la necessaria conoscenza di base di ecologia ed etologia nonché degli eventuali strumenti di lavoro necessari alle diverse professionalità pubbliche e private potenzialmente coinvolte nella gestione del fenomeno, in modo da poter eseguire interventi atti a diminuire la popolazione a un livello di convivenza armoniosa ed equilibrata, di ridurre i danni agli edifici, ai beni artistici e architettonici e di abbattere i problemi igienico‑sanitari. In generale, avere riscontro dalla cittadinanza dei successi raggiunti e ottenerne quindi la collaborazione.</p> Paolo Pietro Albonetti Giorgio Chiaranz Stefano Ferretti Laura Milia Ivano Repetto Fabrizio De Massis Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2025-02-10 2025-02-10 Mon 31 Guida alla gestione integrata dei roditori sinantropici Mus domesticus, Rattus norvegicus, Rattus rattus https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/2850 <p>I roditori sono presenti in tutto il mondo, con la sola eccezione del continente Antartico, dove occupano una grande varietà di nicchie ecologiche. Esistono 2552 specie di roditori. Un numero ridotto di queste specie, dette sinantropiche, condivide gli spazi di vita dell’uomo, grazie alla disponibilità di cibo e di ricoveri.</p> <p>Nella guida saranno presi in considerazione i roditori sinantropici considerati nocivi (conosciute quindi come <em>pest species</em>), presenti nelle aree urbane e periurbane italiane (<em>Rattus rattus</em>,<em> Rattus norvegicus </em>e<em> Mus domesticus</em>). Un breve cenno sarà fatto ad altri piccoli roditori diffusi in Italia appartenenti alla superfamiglia Muroidea, al fine di rendere possibile una veloce identificazione e differenziazione dai primi.</p> <p>Tra le particolarità comuni a tutti i roditori la dentatura rappresenta uno degli aspetti peculiari. Tra le caratteristiche principali vi sono:</p> <ul> <li>l’assenza dei canini e di alcuni denti iugali con diastema tra incisivi e molari che consente di serrare le labbra dietro gli incisivi durante il rosicchiamento di materiali non commestibili;</li> <li>la presenza di due paia di incisivi, uno per arcata. Ciò li differenzia dai lagomorfi, che presentano due paia di incisivi nell’arcata superiore e un paio in quella inferiore;</li> <li>la crescita continua degli incisivi che si protrae per tutta la vita e che determina la necessità di eroderne continuamente il profilo tramite il rosicchiamento in modo da conservarne la corretta funzionalità.</li> </ul> <p>Altre caratteristiche distintive sono:</p> <ul> <li>presenza di masseteri superficiali ed esterni particolarmente sviluppati;</li> <li>odorato molto sensibile che consente loro di individuare le fonti di cibo a notevoli distanze, di individuare la presenza di urina dei predatori e di captare i feromoni che regolano le relazioni intraspecifiche;</li> <li>udito che permette di cogliere ultrasuoni (vedi capitolo Mezzi fisici);</li> <li>presenza di vibrisse e peli tattili molto sensibili che favoriscono il comportamento tigmotattico (la tendenza a muoversi sempre a diretto contatto con gli oggetti);</li> <li>senso del gusto molto sviluppato.</li> </ul> <p>I roditori sinantropici hanno il più alto tasso di mutazioni tra i mammiferi e ciò, associato ad una attitudine riproduttiva molto alta, caratterizzata da un elevato numero di nati per anno, può portare ad un veloce adattamento a nuove condizioni.</p> <p>Tali caratteristiche anatomiche associate alle capacità adattative permettono ai roditori sinantropici una diffusione molto estesa negli ambienti utilizzati dall’uomo. La loro presenza può essere causa di gravi problemi tra i quali danni a edifici e strutture, imbrattamenti fecali, contaminazione di alimenti, riduzione di riserve di cibo, ecc. Frequenti sono i danni dovuti al rosicchiamento della guaina isolante esterna dei fili elettrici che possono causare cortocircuiti e incendi. A ciò si aggiungano i rischi sanitari, rappresentati dalla possibilità di trasmissione di malattie infettive, e le enormi spese sostenute dalle amministrazioni e dai privati per il controllo di queste popolazioni.</p> Filomena Iannino Stefano Palminteri Enzo Ruggieri Stefania Salucci Nicola D'Alessio Guglielmo Pampiglione Maria Luisa Danzetta Fabio Bellucci Dino Scaravelli Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2023-02-13 2023-02-13 Mon 30 Il canile sanitario, procedure e protocolli https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/3712 <p>Il presente manuale fa seguito a “Il canile rifugio, procedure e protocolli” pubblicato su Veterinaria Italiana nel 2020 e ne ripropone l’impostazione. La finalità di questo lavoro e di dare indicazioni circa l’elaborazione di procedure che consentano una corretta organizzazione e gestione della struttura in un’ottica di assoluta trasparenza ed efficienza. La qualità dell’accoglienza dei cani nei canili sanitari è fondamentale anche al fine di ridurre il trauma della cattura e del cambio di luogo di vita e di avviare o ripristinare una buona relazione uomo/animale.</p> Filomena Iannino Fabio Bellucci Elisabetta Finocchi Mahne Enzo Ruggieri Stefania Salucci Greta Berteselli Cristina Rapagnà Maria Luisa Danzetta Nicola D'Alterio Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2025-03-10 2025-03-10 Mon 29 Le popolazioni di storni in ambito urbano: problematiche e metodi di controllo https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/3714 <p>Gli uccelli che possono rappresentare un problema igienico‑sanitario in ambiente urbano sono ridotti a poche unità specifiche. Le infestazioni legate agli uccelli divengono di interesse medico‑sanitario allorché i volatili con le deiezioni e con la loro presenza diventano veicolo di parassiti e patogeni. Le specie che in Italia rappresentano un problema sono lo storno (Sturnus vulgaris), il colombo (Columba livia) e, in misura meno accentuata, il passero domestico (Passer domesticus), il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis) e il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri). Fattori importanti che predispongono gli areali urbani ad essere, talvolta, “invasi” dagli uccelli sono (Dutto 2009):</p> <p><br>• assenza di predatori naturali;<br>• microclima più favorevole anche nei periodi invernali;<br>• grande disponibilità di siti adatti alla nidificazione;<br>• abbondanza di cibo di provenienza antropica.<br>Le specie animali e vegetali che non sono di origine autoctona ma che hanno successo nell’insediamento e nello stabilizzarsi su un<br>determinato areale sono considerate invasive. Il loro successo, secondo un’ipotesi (Volpe 2013), è da addebitare al fatto che sono popolazioni sotto stress che si muovono in direzione di un territorio con un livello inferiore o nullo di stress, incidendo così sulla propria attività riproduttiva.&nbsp;</p> <p>l fattori in precedenza elencati sono senza dubbio quelli responsabili dell’incremento demografico di determinate specie di uccelli che, peraltro, sono le specie più malleabili dal punto di vista adattivo e che meglio si adattano a diverse nicchie ecologiche negli ambienti urbani, diventando rapidamente infestanti creando problemi di diversa natura che vanno da rischi igienico‑sanitari fino ad arrivare ad interferire con la sicurezza della viabilità pedonale, passando per i danni alle infrastrutture e ai beni architettonici (Dutto 2009). Il presente documento non intende rispondere a tutte le domande che potrebbero sorgere relativamente a problemi percepiti dal cittadino in merito alla presenza di storni in ambito urbano. In realtà ha lo scopo di concentrarsi sul potenziale ruolo dello storno<br>come rischio per la salute umana e animale, nonché di fornire gli elementi essenziali per poter gestire e controllarne le popolazioni<br>in ambito urbano. Questo secondo obiettivo è meno semplice da raggiungere, poiché i diversi metodi di controllo finora utilizzati<br>hanno ancora effetti poco noti. Inoltre, l’ecologia degli storni urbani rimane un’area tristemente trascurata (Robinson et al. 2006).<br>Bisogna sottolineare che nessun singolo metodo di per sé è pienamente efficace nel frenare le fenomenali capacità di adattamento<br>dello storno nelle nostre città. La soluzione della conseguente conflittualità nel rapporto uomo‑animale deve perciò perseguire un<br>approccio combinato se vuole essere gestita con successo. Nonostante queste ovvie difficoltà, il presente documento mira a proporre metodi per ridurre la popolazione di storni presenti nelle nostre città, in modo da poter essere d’ausilio alle autorità preposte nel generare raccomandazioni utili ai fini dell’applicazione di efficaci misure di controllo.</p> Paolo Pietro Albonetti Laura Milia Roberto Trentini Fabrizio De Massis Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2025-03-10 2025-03-10 Mon 28 Il canile rifugio, procedure e protocolli https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/2502 <p><span style="left: 451.886px; top: 476.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.890985);">l presente testo, redatto in collaborazione con medici </span><span style="left: 407.569px; top: 500.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.888607);">veterinari liberi professionisti e con il Ministero della Salute, </span><span style="left: 405.487px; top: 524.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.894427);">introduce talune procedure per la corretta gestione dei cani </span><span style="left: 416.868px; top: 548.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.905222);">all’interno di canili rifugio. La stesura di appositi protocolli </span><span style="left: 382.488px; top: 572.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.89529);">rappresenta un sistema efficace per valutare eventuali criticità </span><span style="left: 420.628px; top: 596.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.875002);">e porre in essere azioni correttive da parte di chi si occupa </span><span style="left: 383.808px; top: 620.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.88694);">direttamente degli animali, oltre che essere di ausilio nel corso </span><span style="left: 508.345px; top: 644.637px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.92163);">dei controlli operati dalle autorità competenti.</span><span style="left: 417.147px; top: 678.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.885398);">Questo lavoro fa seguito al Manuale di Gestione dei Canili </span><span style="left: 426.948px; top: 702.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.897177);">Rifugio pubblicato su “Veterinaria Italiana” nel 2014 e ne </span><span style="left: 424.907px; top: 726.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.909418);">ripropone l’impostazione. I contenuti, tuttavia, sono stati </span><span style="left: 399.709px; top: 750.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.918895);">rivisitati tenendo conto dell’apporto di altre istituzioni, quali </span><span style="left: 413.488px; top: 774.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.902031);">il Ministero della Salute e dei cambiamenti sopraggiunti in </span><span style="left: 629.342px; top: 798.086px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.908244);">questi anni a livello normativo. </span><span style="left: 433.307px; top: 831.535px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.919186);">In tale ottica, rivestono primaria importanza i protocolli </span><span style="left: 449.826px; top: 855.535px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.897294);">relativi al benessere animale il cui approfondimento è </span><span style="left: 559.023px; top: 879.535px; font-size: 20px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.918255);">rimandato al protocollo Shelter Quality.</span></p> Filomena Iannino Elisabetta Finocchi Mahne Paolo Dalla Villa Enzo Ruggieri Stefania Salucci Greta Berteselli Cristina Rapagnà Maria Luisa Danzetta Fabio Bellucci Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2021-03-17 2021-03-17 Mon 27 La veterinaria in apicoltura: opportunità e prospettive https://veterinariaitaliana.izs.it/index.php/Monografie/article/view/2500 <p><span style="left: 307.087px; top: 461.69px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.909297);">Si inserisce nella tradizione della nostra rivista la pubblicazione della </span><span style="left: 307.087px; top: 485.856px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.897096);">ventisettesima monografia di Veterinaria Italiana, che indaga il mondo delle </span><span style="left: 307.087px; top: 510.023px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.923449);">api attraverso i contenuti del I Convegno nazionale della neonata associazione </span><span style="left: 307.087px; top: 534.19px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.858743);">scientifica veterinaria SVETAP. Dare fiducia al coraggio di chi si affaccia </span><span style="left: 307.087px; top: 558.356px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.900562);">con competenza al mondo della ricerca è stata una sfida vincente che ho </span><span style="left: 307.087px; top: 582.523px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.893541);">abbracciato dal mio insediamento e che porto avanti con soddisfazione. La </span><span style="left: 307.087px; top: 606.69px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.877037);">presenza dei professionisti veterinari dell’IZSAM e dell’IZSLT tra gli animatori </span><span style="left: 307.087px; top: 630.856px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.861285);">è stata garanzia scientifica per me e per la rivista, che ha fondato la solidità </span><span style="left: 307.087px; top: 655.023px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.945997);">della sua proposta editoriale anche sulla collaborazione con il Ministero </span><span style="left: 307.087px; top: 679.19px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.908264);">della Salute e con gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Il terzo partner di </span><span style="left: 307.087px; top: 703.356px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.959355);">questa pubblicazione, l’Università degli studi di Teramo, ha irrobustito con le </span><span style="left: 307.087px; top: 727.523px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.940958);">proprie competenze la rete di collaborazioni che fanno della diffusione e della </span><span style="left: 307.087px; top: 751.69px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.947022);">condivisione gli strumenti per il progresso scientifico.</span><span style="left: 307.087px; top: 782.943px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.913961);">Il I Convegno Nazionale SVETAP “La veterinaria in apicoltura: opportunità </span><span style="left: 307.087px; top: 807.11px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.877829);">e prospettive” ha ospitato conversazioni di sanità animale, con un </span><span style="left: 307.087px; top: 831.276px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.937004);">approfondimento alle patologie emergenti delle api, e di sicurezza alimentare, </span><span style="left: 307.087px; top: 855.443px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.884626);">grazie al focus sull’igiene dei prodotti dell’alveare. Veterinaria Italiana, rivista </span><span style="left: 307.087px; top: 879.61px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.872581);">specializzata in Sanità Pubblica Veterinaria, era dunque lo spazio idoneo per </span><span style="left: 307.087px; top: 903.776px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.937893);">ospitare la voce di chi contribuisce in tale ambito. </span><span style="left: 307.087px; top: 935.03px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.86923);">Sono stato lieto di accogliere la richiesta e di accompagnare i primi passi di </span><span style="left: 307.087px; top: 959.196px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.928962);">questa Associazione nel mondo editoriale; con stima abbiamo garantito anche </span><span style="left: 307.087px; top: 983.363px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.907305);">la pubblicazione degli Atti del II Convegno Nazionale SVETAP nella convinzione </span><span style="left: 307.087px; top: 1007.53px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.89026);">che la fiducia sia un ingrediente indispensabile per mettere gli uomini nelle </span><span style="left: 307.087px; top: 1031.7px; font-size: 18.3333px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.934024);">condizioni di fare ricerca.</span></p> <p><span style="left: 796.623px; top: 1091.62px; font-size: 16.6667px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.948513);">Giovanni Savini</span></p> <p><em><span style="left: 796.623px; top: 1091.62px; font-size: 16.6667px; font-family: sans-serif; transform: scaleX(0.948513);">Editor in chief</span></em></p> Michele Amorena Giovanni Formato Luciano Ricchiuti Copyright (c) 2021 Contenuti monografici di Veterinaria Italiana 2021-03-17 2021-03-17